Cappella dei Pontano
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Considerata un capolavoro del rinascimento napoletano, la Cappella dei Pontano a Napoli segna il principio di Via dei Tribunali. Questo edificio rappresenta la compiuta espressione di un’epoca, il Rinascimento, in cui grande importanza aveva la cultura latina e greca.

Un vero e proprio gioiello architettonico che sorge nel Complesso della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, oggi nota anche come LAPIS Museum, che racconta una storia di bellezza e raffinatezza.

Cappella dei Pontano

Che cos’è la Cappella dei Pontano?

La Cappella dei Pontano è uno monumento funebre, commissionato dal noto umanista Gioviano – Giovanni – Pontano per commemorare la prematura scomparsa della moglie Adriana Sassone, morta verso la fine del XV secolo.

I lavori della Cappella dei Pontano furono completati nel 1492. L’edificio fu progettato per riflettere non soltanto l’importanza e il prestigio della famiglia Pontano, ma per esprimerne anche, e forse soprattutto, i valori morali.

Cappella dei Pontano pavimento
pavimento della Cappella dei Pontano

Un capolavoro dell’arte rinascimentale napoletana

La Cappella dei Pontano è stata realizzata, secondo alcuni studi, dall’architetto Andrea Ciccione, presenta una squisita architettura rinascimentale, un unico blocco in piperno secondo i dettami del gusto classico, che sulla facciata alterna lesene e capitelli, tra i quali troneggiano gli stemmi della famiglia Pontano e della famiglia Sassone sul piccolo portale d’accesso. Simboli che, insieme al nome della compianta moglie scomparsa del grande umanista e poeta, è possibile ritrovare anche dipinti sulle formelle esagonali del pregiato pavimento maiolicato, forse di fattura fiorentina, risalente al XV sec.

Cappella dei Pontano

Sulla facciata della Cappella dei Pontano si ripetono una serie di norme morali latine dettate dallo stesso Pontano, con lo scopo di elevare l’animo umano dei passanti che potevano ammirare questo monumento, come la massima in omni vitae genere primum est se ipsum noscere, qualsiasi sia il genere di vita, la cosa più importante è conoscere se stessi.

Cappella dei Pontano

Perché proprio in via dei Tribunali?

Giovanni Pontano abitava sul Decumano Maggiore, accanto a Palazzo Spinelli di Laurino, in quella che oggi è proprio Via dei Tribunali. La sua dimora, oggi scomparsa, occupava il suolo dove oggi sorge l’Istituto Diaz, scuola dove si diplomò il compianto cantante Pino Daniele, prematuramente scomparso nel gennaio del 2015.

Dedicato alla Madonna e ai Santi Giovanni Battista e Evangelista, all’interno è possibile ammirare gli affreschi di Francesco Cicino, artista locale attivo tra il XV e il XVI secolo, che sull’altare maggiore ha realizzato proprio una bellissima Madonna tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, perfettamente riconoscibili nella loro iconografia, con gli elementi che li contraddistinguono, come l’Agnus dei, il bastone che raffigura l’Agnello di Dio, con cui lo stesso Battista si riferiva a Gesù, e il libro per l’Evangelista, autore di uno dei quattro Vangeli.

Gli affreschi contribuiscono a creare un ambiente spirituale e contemplativo, all’interno del quale si articolano una serie di lapidi ancora una volta in latino e in greco, che qui però sono espressione più intima del dolore e della perdita.

Un ponte tra la cultura del centro Italia e quella napoletana

Questo piccolo tempio rinascimentale si affaccia oggi sul Decumano Maggiore. La Cappella dei Pontano a Napoli è un gioiello prezioso che merita di essere conosciuto e apprezzato, la cui storia affascinante e l’architettura raffinata ne fanno un luogo imperdibile per napoletani, turisti e stranieri.

Questa Cappella, infatti, rappresenta non soltanto un tesoro d’arte, ma un ponte tra quella cultura del centro italia e napoletana, che autori come Giovanni Pontano, originario di Cerreto di Spoleto, contribuiva a importare e diffondere, rappresentando un segno tangibile di un’epoca di grande splendore culturale anche per la storia napoletana.

Bibliografia

Il Decumano Maggiore da Castelcapuano a San Pietro a Maiella: cronache napoletane dei secoli passati, C. De Frede

Il Libro di pietra. Le iscrizioni della Cappella Pontano in Napoli, I. Sarcone

Giovanni Pontano e i suoi tempi, C. M. Tallarigo

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