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Il 27 Gennaio di ogni anno si celebra nel mondo la Giornata della Memoria, dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto, tra cui anche Ebrei che vivevano a Napoli.

Gli Ebrei a Napoli: Le fonti raccontano che ad Auschwitz persero la vita in 14
Crediti immagine: By xiquinhosilva – https://www.flickr.com/photos/xiquinho/16380127035/, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=76102385

Il giorno della Memoria è stato istituito dall’Onu il 1° Novembre del 2005, mentre in Italia il Parlamento lo ha istituito con la Lg. nr. 211 del 20 Luglio 2000.

Seconda Guerra mondiale 
giornata della memoria
27 gennaio
Immagine realizzata con app Poe di intelligenza artificiale

Il dramma del popolo napoletano durante la II guerra mondiale

Il vero dramma della seconda guerra mondiale non è stato solo raccontato sui libri di storia, sui quali si scrive soprattutto di date e battaglia, ma è stato vissuto dalle città, dalle loro genti e raccontato attraverso il cinema e il teatro, come il dramma di Eduardo De Filippo “Napoli Milionaria“.

La tragedia del popolo partenopeo, per le vicissitudini legate ai bombardamenti anglo-americani e le invasioni delle truppe tedesche, quest’ultime mandate via dopo quattro giorni di scontri cruenti, le storiche “Quattro giornate” dal 27 al 30 settembre del 1943, ha camminato in parallelo con il dramma della Shoah.

Gli Ebrei di Napoli prima del Giorno della Memoria

La città di Napoli ha sempre ospitato popolazioni di religioni ebraica, ma nella città di Partenope non si è mai parlato di “ghetto”, ma semplicemente di “quartiere” ebraico.

Le vicissitudini storiche legate alla città colpirono indirettamente gli Ebrei e spesso in maniera negativa, tanto che, nel 1541, a seguito di un Regio Decreto dovettero lasciare tutti la città per tornarvi definitivamente solo tre secoli dopo.

Negli anni ’20 del XX sec., la comunità ebraica napoletana contava circa un migliaio di persone che successivamente lasciarono la città, soprattutto nei primi anni del conflitto. Pare che gli Ebrei napoletani deportati sarebbero stati circa 14, altri si pensa siano fuggiti. Alla fine del conflitto ne restarono vivi poche centinaia.

Dal 27 Gennaio 1945 al Giorno della Memoria

Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa sovietica entrano nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. E’ la scoperta della tragedia, quella del popolo ebreo e non solo.

Il 27 gennaio è divenuta, da quella terribile scoperta, una data da imprimere nella memoria di tutte le generazioni: non solo quelle che hanno vissuto il conflitto, ma soprattutto quelle che lo hanno letto sui libri di storia, perchè:

‘Se è successo, vuol dire che può succedere ancora’

Cit. Primo Levi, scrittore – sopravvissuto ad Auschwitz.

Quello che il mondo scoprì in quel giorno non lo deve e non lo può dimenticare.

Le celebrazioni

Eventi, dibattiti, incontri nelle scuole, programmazioni televisive nazionali e regionali modificate in occasione di una data che diventa speciale: posizionamento di pietre d’inciampo, musei ed esposizioni tematiche, riflessioni, laboratori, iniziative istituzionali, coinvolgimento delle scuole e degli studenti, perché si celebri una liberazione di uomini e non si dimentichi.

La comunità ebraica di Napoli oggi

La sinagoga di Napoli si trova in via Cappella Vecchia 31, nel quartiere Chiaia; mentre la comunità ebraica napoletana, sebbene conti poche centinaia di persone, ha avuto origine nel quartiere San Ferdinando.

Sitografia

https://jewishnaplesitaly.org/it/la-storia

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