Print Friendly, PDF & Email

Sorta come luogo di preghiera per i padri benedettini alla fine del XVI secolo, la Casina di Lucia a Napoli, oggi Villa Lucia, ha attraversato i secoli mutando forma e funzione, divenendo testimone silenziosa delle vicende storiche che hanno animato la città.  

Villa Lucia
Villa Lucia

Luogo di villeggiatura dei padri lucchesi 

Inizialmente adibita a casina di villeggiatura dai padri lucchesi nella metà del Seicento, la struttura assunse le sembianze di un’elegante coffee-house a forma di tempio agli inizi del 1800, grazie all’opera dell’architetto Francesco Maresca. Acquisita da Ferdinando I nel 1816, entrò a far parte del complesso della Floridiana, divenendo oggetto di un’importante ristrutturazione ad opera di Antonio Niccolini. 

Villa Lucia
Villa Lucia (foto d’epoca)

Villa Lucia e lo stile pompeiano 

L’architetto toscano, chiamato a Napoli da Giuseppe Bonaparte durante la sua reggenza, completò la copertura e ridisegnò la facciata in stile pompeiano, dotandola di un portico a quattro colonne che richiamava le forme di un tempio dorico.  

Le cronache dell’epoca la definirono la “Casina di delizie”, e così si trasformò in un padiglione dedicato alle feste da ballo e alle mondanità che si susseguivano nella dimora regale. 

Per collegarla al resto del parco, fu realizzato un ponte alto ben 16 metri, necessario a superare il dislivello del terreno. 

Villa Lucia Migliaccio
Lucia Migliaccio

Il nome con cui oggi è nota, Villa Lucia, risale a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia e moglie morganatica del Re Ferdinando I delle Due Sicilie, a cui l’intero complesso fu donato.

Alla fine del XIX secolo, l’architetto inglese Lamont Young acquistò la proprietà. Young dovette cedere in seguito parte dei terreni per la costruzione della Funicolare di Chiaia.

Villa Lucia
Funicolare di Chiaia

Villa Lucia: fulcro della resistenza fascista 

Agli inizi del Novecento, Villa Lucia a Napoli assume un nuovo ruolo, divenendo un epicentro di fermento culturale e fulcro di resistenza al regime fascista. 

Diviene così una sorta di salotto letterario, un luogo di ritrovo e dibattito per figure di spicco come Luigi Cosenza, che ne animò le serate con le sue letture poetiche. 

Italo de Feo e la moglie Olga, nuovi proprietari della villa, diventano i custodi di questo fermento intellettuale, ospitando personalità come Pablo Neruda, Ermanno Rea e Luigi Compagnone. Le discussioni e i dibattiti che si svolgono tra le mura di Villa Lucia spaziano dall’avanguardia artistica all’Esistenzialismo, dall’Ermetismo alla psicanalisi, fino al cinema e al teatro tedesco, sovietico e statunitense.  

Non solo artisti, ma anche esponenti di spicco della politica italiana frequentano assiduamente la villa: Giorgio Amendola, Gian Carlo Pajetta, Maurizio Valenzi, Pietro Ingrao e Giorgio Napolitano. Massimo Caprara, nelle sue memorie, rievoca le serate trascorse sulla terrazza sul mare con Palmiro Togliatti, all’epoca segretario del Partito Comunista Italiano. 

Villa Lucia, un tempo dimora reale e fulcro di fermento culturale, ha conosciuto nel corso del XX secolo un destino singolare, intrecciandosi con le vicende del collezionismo d’arte, dell’attivismo politico e delle controversie legali.  

Un condominio 

Dopo un periodo di intensa attività artistica e mondana, culminato negli anni Cinquanta, la villa assunse l’aspetto di un condominio di lusso. Gli attuali proprietari sono Carla Fiordiliso e Marina Colella Garofalo.  

I lavori di ristrutturazione della storica costruzione si conclusero nel 2012, restituendo alla villa parte del suo antico splendore. Oggi, Villa Lucia rimane un simbolo della storia napoletana, un’architettura di pregio che ha attraversato i secoli, adattandosi alle trasformazioni urbane e sociali, conservando tuttavia il suo fascino e la sua ineguagliabile bellezza. 

Villa Lucia, con la sua storia e la sua architettura elegante, rappresenta oggi un gioiello prezioso del patrimonio artistico napoletano, e simbolo di un’epoca di splendore e raffinatezza. Villa Lucia è un luogo da scoprire e riscoprire, per immergersi nella bellezza senza tempo di un’epoca passata.

Bibliografia

Napoli e il luoghi celebri delle sue vicinanze, Giovanni Battista Ajello
La storia romantica di Villa Lucia, Italo de Feo

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *