Pasquale Cappuccio, nato a Napoli il 21 agosto 1934, è stato un avvocato e consigliere comunale di Ottaviano, in provincia di Napoli, eletto nelle file del Partito Socialista Italiano.

L’integrità di Pasquale Cappuccio: vittima della camorra cutoliana
Conosciuto per la sua integrità e il suo impegno civile, Cappuccio denunciò ripetutamente le collusioni tra politica e criminalità organizzata, opponendosi fermamente alla concessione di appalti pubblici a imprese legate alla camorra.
Il 13 settembre 1978
Mentre si trovava in auto con la moglie Maria Grazia Iannitti, Cappuccio fu vittima di un agguato mortale. I sicari aprirono il fuoco contro il veicolo, uccidendo l’avvocato e ferendo lievemente la moglie.
Le indagini
Le indagini sull’omicidio portarono all’accusa di Salvatore La Marca, all’epoca sindaco di Ottaviano, ritenuto il mandante dell’assassinio. In seguito assolto per insufficienza di prove.
La memoria
La memoria di Pasquale Cappuccio è stata onorata in vari modi negli anni. Nel 2003, una strada di Ottaviano è stata intitolata a suo nome, nel 2010 è stata fondata l’Associazione Forense “Pasquale Cappuccio” con l’obiettivo di tutelare la figura dell’avvocato e promuovere l’aggiornamento culturale e professionale degli operatori del diritto.
In sua memoria il 21 marzo
Il sacrificio di Cappuccio è ricordato annualmente il 21 marzo durante la Giornata della Memoria e dell’Impegno organizzata da Libera, l’associazione contro le mafie, che legge pubblicamente i nomi delle vittime della criminalità organizzata.
“Dieci storie proprio così”
La sua storia è stata rappresentata nello spettacolo teatrale “Dieci storie proprio così” di Emanuela Giordano, mostrando il coraggio di un uomo che si oppose alle infiltrazioni camorristiche nella politica locale.
Il ricordo di un uomo coraggioso
Il ricordo di Pasquale Cappuccio continua a essere un simbolo di resistenza civile contro la criminalità organizzata e un esempio per coloro che si battono per la giustizia e la legalità.
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