25 dicembre ’74, un Natale per molti indimenticabile: l’inizio della furia omicida di Pasquale Barra “‘o studente”.
Il cavaliere della valle solitaria
Il 25 dicembre 1974, nel carcere di San Felice a Benevento, si consumò un evento che segnò profondamente la storia della criminalità organizzata italiana. Quella sera, i detenuti del secondo braccio erano radunati per guardare un film western, “Il cavaliere della valle solitaria”, trasmesso sul secondo canale della televisione italiana. Tra loro c’era Pasquale Barra, un giovane di 32 anni originario di Ottaviano, già noto alle forze dell’ordine per reati come lesioni aggravate, furto e ricettazione.
Pasquale Barra: ‘o studente
Barra, soprannominato “’o studente” per la sua vicinanza a Raffaele Cutolo, il fondatore della Nuova Camorra Organizzata (NCO), era destinato a diventare uno dei più temuti killer della camorra. Quella notte, una banale lite tra detenuti degenerò in violenza. Vincenzo De Caro, un altro detenuto con problemi di alcol, iniziò a disturbare gli altri con il suo comportamento molesto. Barra, senza esitazione, lo colpì con un cucchiaio affilato, infliggendogli una ferita mortale al cuore.
Il boia delle carceri
Questo omicidio segnò l’inizio della carriera criminale di Barra come “boia delle carceri”, un ruolo che avrebbe continuato a ricoprire con efferatezza negli anni successivi. La sua spietatezza gli valse il soprannome di “’o animale” negli anni ’80. Barra divenne uno dei principali esecutori della NCO, contribuendo a consolidare il potere di Cutolo all’interno e all’esterno delle carceri.
L’omicidio di De Caro non fu solo un atto di violenza, ma anche un messaggio chiaro e inequivocabile: Barra era disposto a tutto pur di affermare la sua autorità e quella della NCO.
Natale di sangue ’74
Questo episodio, noto come il “Natale di sangue ’74”, rimane uno dei momenti più oscuri e significativi nella storia della camorra campana.
Sitografia
Fonti.it
Spazio70.it
Fanpage.it
Wikipedia.it
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