Ognissanti il 1 Novembre e la Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum – ovvero la Commemorazione dei Defunti – il 2 Novembre.

Ogni anno, in occasione della Solennità di Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti, la città di Napoli dedica tali giornate al ricordo dei defunti, attraverso momenti e celebrazioni a partire dal Cimitero monumentale di Poggioreale
E’ un tempo di silenzio e di dolore, di memoria e di ricordi, di fiori e di pensieri.
Ognissanti e Commemorazione dei Defunti: la scelta della data
La celebrazione della Festività di Ognissanti, in principio era istituita per il giorno 13 maggio, si deve a papa Gregorio III, fra il 731-741, la data del primo novembre.
In quel giorno cadeva, infatti, l’anniversario della consacrazione della cappella fatta costruire in San Pietro, per raccogliere delle reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”.
La data, invece, del 2 novembre, quale giorno per la Commemorazione dei Defunti, è legata all’abitudine cluniacense di far suonare a lutto le campane delle loro chiese dopo i Vespri del 1 novembre.
Ne derivò la consuetudine di dedicare alle anime dei defunti, la celebrazione dell’ Eucarestia del giorno dopo.
Successivamente – e da questa consuetudine dei monaci cluniacensi – l’intera chiesa cattolica, ha scelto di dedicare il 2 novembre alla Commemorazione dei Defunti.
Un culto tipico della napoletanità
Il culto dei morti a Napoli è un culto estremamente vivo e forte, non teme il trascorrere del tempo e l’avanzare delle tecnologie.
Dal remoto culto della anime purganti o delle anime pezzentelle, vita e morte, morte e vita, in città e nel cuore dei napoletani, nella loro più pura napoletanità, il 2 novembre, in particolare è un giorno diverso dagli altri.
Lo sapeva bene anche il compianto ed amato Antonio De Curtis, in arte Totò, che lo ha raccontato nella sua poesia più celebre ‘A Livella.
Il 2 Novembre per 365 giorni l’anno

Al di là di quel che le feste di precetto e le commemorazioni in un certo modo comandano, il culto del ‘caro estinto’ e la celebrazione dei Santi a Napoli, è parte della quotidianità.
Edicole votive nelle quali non mancano foto di persone defunte, Santi coronati di luci accese anche durante il giorno, come se fosse sempre festa.
Forse è proprio così.
Forse a Napoli il giorno 1° e 2 novembre, lo sono per 365 giorni l’anno.


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