Casa della Musica, il piccolo tempio interno al Palapartenope

Non è un segreto che a Napoli la musica sia come l’aria, l’acqua, il pane. Un qualcosa, insomma, impossibile da scindere rispetto alla vita degli abitanti di una città così ricca e pulsante di arte. Tanti sono i luoghi – al chiuso o all’aperto – in cui questa particolare mission di felicità cerca di esercitare il suo affabile, nostalgico o gioioso racconto. Tra questi certamente la Casa della Musica è uno dei luoghi più adatti e importanti per assecondare le emozioni che solo gli spettacoli musicali sanno regalare.

Casa della Musica: le origini e la capienza

Situata praticamente in concomitanza (in pratica all’interno!) del Teatro Palapartenope, in via Corrado Barbagallo a Fuorigrotta, proprio insieme all’ex Teatro Tenda la Casa della musica è la struttura in cui maggiormente confluisce la potenza musicale della città di Napoli. Punto di snodo importante di un quartiere che vive e pullula di eventi, relativamente vicino anche alla stadio Diego Armando Maradona (ex stadio San Paolo), al suo interno vengono organizzati spesso concerti o eventi musicali di qualsiasi genere, in base ovviamente all’importanza e al trasporto che questi eventi sono in grado di regalare.

Casa della musica Federico I non è però nata parallelamente alla ex Teatro Tenda. Sorge infatti in tempi recenti, sempre per mano del visionario Gennaro Manna, dopo la tragica scomparsa del figlio Federico. L’obiettivo è chiaro: avere un complesso che rappresenti un punto di riferimento non solo per gli eventi musicali ma anche per quelli più generici. O, semplicemente, di diversa entità. Un luogo leggermente più piccolo del Teatro Palapartenope, che però sappia regalare un senso di costrutto e di connessione tra la persone. Come, appunto, dovrebbe fare una casa.

La capienza della Casa della Musica Federico I è limitata rispetto al Teatro Palapartenope. Se la zona di riferimento può infatti ospitare fino a 6500 posti tra sedute e spazi per stare in piedi, la Casa della Musica sceglie un approccio maggiormente selezionato e numericamente più limitato. Può infatti ospitare circa 1200 spettatori.

Casa della Musica
Una serata alla Casa della Musica

Casa della Musica: un polo culturale

Non solo concerti, però. La Casa della Musica è una struttura che può ospitare eventi di ogni genere. Dalle fiere alle sfilate di moda, dalle mostre ai concorsi fino alle manifestazioni sportive. Un vero e proprio punto di riferimento rivolto soprattutto a un pubblico più giovane e alle sue esigenze. Le strutture all’avanguardia e la modernità della costruzione consentono alla Casa della Musica di ottenere una rivalsa e un’importanza a livello sociale che per la popolazione va oltre qualsiasi significato musicale.

Insieme al Teatro Palapartenope, la Casa della Musica rappresenta un importantissimo polo non solo musicale ma anche organizzativo e settoriale per tutto il Sud Italia. Immediatamente dopo la sua nascita è diventata subito una struttura egregiamente gestita e molto frequentata. Tantissimi i concerti svolti (alcuni nomi storici su tutti negli ultimi anni: Baustelle, Caparezza e Giorgio Moroder), moltissimi quelli che ovviamente dovranno ancora andare in scena. La Casa della Musica ospita sonorità che variano dal rap al rock, dall’indie alla disco.

E non solo quelle: trova spazio, inevitabilmente, anche il significato – graffiante o meno – che quella musica vuole portare sul palcoscenico. Massimo Ranieri, Geolier, Achille Lauro, Blanco, Daniele Silvestri, Rkomi: solo alcuni degli artisti che hanno unito le loro melodie alla Casa della Musica nel passato, nel presente e per il futuro.

La Casa della Musica può essere quindi facilmente definita come un piccolo tempio all’interno di una vera e propria istituzione culturale per Napoli e i napoletani. Una struttura giovane per i giovani, che non ha intenzione di limitarsi a fare da “spalla” per il suo gigante buono ma che ha accettato l’idea di costruirsi una storia propria, intrigante, bellissima. Una storia che anche i napoletani, con passione e attenzione, sono stati in grado di abbracciare e rendere unica.

Bibliografia

Mino Cucciniello, I ricordi della mia Napoli, Napoli, Rogiosi, 2014

new.palapartenope.it, palapartenope.it. URL consultato il 10 luglio 2021 (archiviato il 10 luglio 2021).

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  1. Avatar dario cusani

    Quando nell’articolo si parla di GENNARO MANNA vi riferito al compositore del 1.700 o al medico che ho trovato su Google? Potreste darmi indicazioni o ulteriori info su questo personaggio VISIONARIO? grazie Cordialità

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