Le Terme di Agnano sono un luogo incantevole sorto in un’area situata nella zona occidentale di Napoli e rientra nel complesso vulcanico dei Campi Flegrei, la cui storia è profondamente legata alle sue Terme apprezzate da tempi antichissimi. Nel IV-III secolo a.C. alcune popolazioni greche provenienti dall’isola di Eubea che si insediarono sull’isola di Pithekoussa (attuale Ischia), fondarono prima Cuma e poi Neapolis, dimostrarono di conoscere le proprietà termali della zona flegrea. Lo testimoniano i numerosi reperti archeologici ancora visibili nel parco termale.
La formazione del lago di Agnano
Le immense Terme di Agnano nel corso del tempo hanno subito numerosissimi cambiamenti. Eventi geologici infausti stravolsero l’intero assetto del territorio infatti nel XI sec un vasto lago sommerse la parte più profonda della piana coinvolgendo anche gli edifici termali che vennero abbandonati e successivamente dimenticati. Dal 1396 al 1458 Alfonso D’Aragona decise addirittura di trasferire nel lago di Agnano la macerazione della canapa e del lino, allora molto redditizia per la ricercatezza delle stoffe trattate nelle acque paludose, che rese ancora più pestifera e rischiosa l’area. Tali attività proseguirono fino alla prima metà del 1800 quando se ne capì definitivamente la pericolosità per l’infestazione dalla zanzara anofele, responsabile della malaria.
Le antiche terme romane
Alle pendici del Monte Spina per sfruttare le sorgenti di calore naturale dell’antico cratere di Agnano, i romani pensarono bene di costruire uno stabilimento termale. Il percorso di benessere prevedeva soste negli ambienti caldi della sauna, bagni con varie temperature e permanenza nel frigidarium. Ancora oggi, si distinguono due vasche, la prima più piccola di forma rettangolare, l’altra semicircolare adornata con le statue di Ganimede e di Venere ed il gruppo di Hermes con Dioniso.
1870- Il prosciugamento del lago di Agnano
La storia delle Terme di Agnano ricomincia il 28 settembre 1870, giorno in cui fu avviato il prosciugamento del Lago di Agnano. Con L’Unità d’Italia infatti, fu emanata una legge il 3 maggio 1865 in cui si prevedeva la bonifica del territorio ed il progetto fu affidato all’Ingegnere Martuscelli che realizzò a proprie spese l’opera in cambio della proprietà dei suoli e delle terme demaniali circostanti. Lo scavo del canale emissario consentì il lento deflusso a mare delle maleodoranti acque del lago, svuotamento che si concluse nel febbraio del 1871 e per evitare il riformarsi del ristagno furono realizzate delle vasche e canali, ancora oggi funzionanti, che permisero di recuperare ben 130 ettari di terreno. Grazie al prosciugamento furono scoperte decine e decine di sorgenti termali !
1910- Il progetto dello stabilimento termale
Il 16 febbraio 1909 fu istituita la “Società delle Terme di Agnano” ed il programma di riqualifica prevedeva non solo il Parco Termale ma anche la lottizzazione del Monte Spina e la costruzione di ville familiari destinate alla ricca borghesia napoletana. Nonostante il mastodontico lavoro, il 1 luglio 1911 furono terminate tutte le strutture principali e vennero finalmente inaugurati gli stabilimenti. Furono questi gli anni d’oro per le Terme di Agnano, si diede inoltre inizio al susseguirsi di congressi e convegni per incentivare lo sfruttamento del patrimonio idroclimatico. Le Terme divennero il fiore all’occhiello del sud Italia e fu determinate per il beneficio della loro fama, lo scavo delle antiche terme romane.
1940-1960 Le ripercussioni della guerra
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale le Terme di Agnano continuarono a funzionare fino al 1943 ma gli eventi storici rappresentarono una vera e propria sciagura per la Società che arrivò all’orlo del fallimento economico, scongiurato soltanto grazie alla riscossione dei canoni di affitto dei terreni ai coloni. Con queste risorse si avviarono lavori urgenti: la ricostruzione dei camerini di cura, il reparto inalazioni e venne ampliato lo stabilimento.
Iniziò poi un iter di travagliati progetti che si è protratto fino ai giorni nostri. Nel 1993 con la costruzione della bretella di collegamento veloce della Tangenziale che attraversa tutta l’area della bonifica, è possibile accedere alle Terme di Agnano.
Curiosità
La Grotta del Cane è divenuta un luogo celebre per le esalazioni mefitiche ed è chiamata così per via di esperimenti non molto felici. Un Cane sacrificale veniva preso per le zampe e introdotto nella grotta per testare l’aggressività o meno dei vapori naturali.
Oggi migliaia di visitatori arrivano alle Terme di Agnano, un luogo di relax e benessere spesso non perfettamente gestito.
Anna Barone
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