Quali musei visitare a Napoli: gli 8 da non perdere assolutamente

Quali musei visitare a Napoli? I tanti musei a Napoli danno a cittadini e turisti la possibilità di ammirare un patrimonio culturale e artistico che ben poche città possono vantare. Napoli è stata infatti a lungo nel corso della storia un punto di riferimento culturale in Europa e il patrimonio museale che la città ha accumulato nel corso dei secoli, la pone tutt’ora in primissimo piano per i turisti e i visitatori in cerca di storia, cultura e bellezza.

I musei di Napoli conservano tesori inestimabili: dai reperti del Museo Archeologico Nazionale, che vanta probabilmente la più rilevante esposizione d’arte romana e archeologia classica al mondo, al Museo di Capodimonte, una delle più importanti pinacoteche del paese che ospita i dipinti di alcuni dei dei maggiori artisti della storia (anche contemporanea), da Raffaello a Caravaggio fino ad Andy Warhol. Se ti stai chiedendo quali musei visitare a Napoli, sei nel posto giusto.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli – MANN

Museo Archelogico Nazionale di Napoli
Facciata del MANN

Se ti stai chiedendo quali musei visitare a Napoli, il nostro viaggio tra i vari musei a Napoli la prima tappa non può che essere una visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Situato nel Palazzo degli Studi, inizialmente edificato come caserma e che fu sede prima che del museo dell’Università di Napoli.

Durante la seconda metà del diciottesimo secolo fu Re Ferdinando IV di Borbone a decidere che l’edificio ospitasse le collezioni precedentemente custodite nelle regge di Portici e Capodimonte, per poi traferire il resto della collezione Farnese (ereditata dal sovrano) da Roma a Napoli. Tornato sul trono della città come Ferdinando I delle Due Sicilie, il re istituì quindi nel 1816 il Real Museo Borbonico.

Divenuto Museo Nazionale a seguito dell’Unità d’Italia, all’interno del MANN è oggi possibile visitare varie sezioni, tra cui le più interessanti sono sicuramente quella dedicata alla Collezione Farnese (con alcune delle opere più importanti dell’antichità come l’Ercole Farnese o la Venere Callipigia), la sezione pompeiana che raccoglie i reperti ritrovati a seguito dei vicini scavi nel famoso sito archeologico a partire dal 1748 e la sezione egizia, annoverata tra le maggiori al mondo (subito dopo le esposizioni del Museo del Cairo e del Museo Egizio di Torino).

Museo di Capodimonte

Museo di Capodimonte

La Reggia di Capodimonte ospita opere d’arte da svariati secoli, anche se il museo fu effettivamente inaugurato solo nel 1957. È sicuramente una tappa obbligata tra i musei a Napoli, dato che presenta una delle gallerie d’arte più importanti in Italia: le collezioni conservate si dividono principalmente in quella farnese (con opere di nomi immortali come quelli di Raffaello o Tiziano) e nella galleria napoletana, che ripercorre la storia dell’arte a Napoli esponendo i dipinti dei maggiori artisti napoletani e meridionali e accogliendo varie opere provenienti dalle chiese della città per motivi di salvaguardia (come la Flagellazione di Cristo del Caravaggio). Quindi, quali musei visitare a Napoli se non questo!?

Di grande importanza anche la collezione d’arte contemporanea: il museo ha infatti nel corso degli anni ospitato anche mostre personali di grandi artisti della nostra epoca come quella di Andy Warhol con i suoi dipinti raffiguranti il Vesuvio in eruzione, di cui l’esemplare più famoso è sicuramente quello tutt’ora esposto al museo.

Museo del Palazzo Reale di Napoli

Quella del Palazzo Reale di Napoli è la storia di una reggia nata senza un re. Fu infatti commissionato nel 1599 per ospitare Filippo III di Spagna, il quale tuttavia non abitò mai l’edificio. Fu la residenza dei vicerè spagnoli e asburgici fino alla venuta di Carlo di Borbone, che ne fece la sua sede ufficiale.

Oggi il Palazzo è visitabile come appartamento storico, con anche i suoi meravigliosi cortili e il famoso giardino pensile ad attirare i tanti avventori, ma ospita soprattutto la “Galleria del Tempo“, spazio espositivo dove è possibile ripercorrere la storia di Napoli dall’età greco-romana fino ai giorni nostri.

Museo Cappella Sansevero

Museo Cappella Sansevero

La Cappella Sansevero è sicuramente uno dei più affascinanti di Napoli. Chiesa oggi sconsacrata, conserva tutto il mistero che avvolge la figura di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, scienziato, letterato, inventore dal forte interesse verso l’esoterico. Quali musei visitare a Napoli? La Cappella Sansevero non può mancare!

Al suo interno è esposto quello che è considerato uno dei più importanti capolavori della scultura mondiale, il celebre Cristo Velato, famoso per il velo di marmo che aderisce perfettamente e in maniera impressionantemente realistica al corpo scolpito.

Di grandissima importanza tra le sculture anche le statue delle Virtù, mentre tra gli oggetti che destano maggiore curiosità vi sono sicuramente le macchine anatomiche, due modelli dell’apparato circolatorio costruiti su due scheletri con incredibile precisione, nei quali il sistema artrovenoso è ricostruito con tale precisione da far si che a lungo si sia creduto che il risultato fosse stato ottenuto iniettando nei veri vasi sanguigni dei due corpi una sostanza che ne avesse causato la metallizzazione.

Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina – MADRE

Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina – MADRE

Nei vari musei a Napoli è anche possibile immergersi nell’arte contemporanea. Il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina prende il nome dall’edificio in cui è ospitato, il Palazzo Donnaregina. Come per i vari luoghi nell’area la denominazione è dovuta al Monastero di S. Maria Donnaregina, fondato nel XIII secolo. Del complesso conventuale originale ora restano l’omonima chiesa barocca e quella di Santa Maria Donnaregina Vecchia, costruita in stile gotico.

Il museo è stato istituito nel 2005, anno in cui la regione Campania acquistò l’edificio proprio per dare uno spazio espositivo alle opere contemporanee. Oggi le sale del MADRE espongono come parte della collezione permanente le opere di artisti del calibro di Rebecca Horn, Daniel Buren, Sol LeWitt o Mimmo Paladino, oltre alle varie mostre temporanee che si susseguono ogni anno.

Museo Nazionale della Certosa di San Martino

La Certosa di San Martino non è solo un luogo paradisiaco, ma anche sede di uno dei musei più interessanti della città. Ha infatti tre collezioni di altissimo valore, se non bastasse già la location straordinaria. Innanzitutto ti accoglie una maestosa carrozza borbonica. C’è poi una vastissima collezione di arte sacra che culmina con il Presepe di Cuciniello, che è la massima espressione dell’arte presepiale napoletana.
E non solo: a San Martino, dove lavorava Gino Doria, è presente anche il più vasto archivio storico sulla storia della Città di Napoli. Basta nominare su tutte la Tavola Strozzi: è il primo panorama di Napoli mai dipinto nella Storia. Un reperto che meriterebbe probabilmente una stanza intera e una mostra solo per sé.
Purtroppo la collezione napoletana, intitolata al professor Giancarlo Alisio, non è sempre aperta.

Museo del Tesoro di San Gennaro

Il tesoro più ricco del mondo nel cuore della città. Nel Museo del Tesoro di San Gennaro sono presenti testimonianze di meraviglie provenienti da ogni parte d’Europa. Era infatti usanza, per i re in visita nella capitale, di fare un dono a San Gennaro. Quasi tutti i gioielli sono stati realizzati all’interno del Borgo degli Orefici, un’altra perla di Napoli. Il gioiello più famoso è senz’altro quello della mitra tempestata di pietre preziose.

Altra curiosità: il tesoro appartiene alla città. I nobili napoletani, infatti, nel XVII secolo crearono l’organismo della “Deputazione”, che era un gruppo di custodi del tesoro, scelti fra le famiglie dei sedili più importanti della città. Ancora oggi la Deputazione esiste ed è un organismo che, giuridicamente, risponde esclusivamente al popolo napoletano.

Palazzo delle Arti Napoli – PAN

Palazzo delle Arti Napoli – PAN

Ci troviamo nel cuore della città, quali musei visitare a Napoli? Nello storico Palazzo Carafa di Roccella troviamo il Palazzo delle Arti, uno dei più giovani musei a Napoli, situato lungo la famosa via dei Mille. Anch’esso apparteneva ai Principi di Sansevero, fin quando Francesco di Sangro decise di donarlo al cognato Giuseppe Carafa.

Nel 1984 viene acquistato dal Comune di Napoli per ospitare il centro di documentazione delle arti contemporanee. Iniziò quindi un lungo lavoro di ristrutturazione che portò ben venti anni dopo all’istituzione dell’attuale PAN, adibendo la struttura all’esposizione di opere di arte contemporanea nelle sue varie forme.

Il Palazzo delle Arti di Napoli, con i suoi 6.000 metri quadri di spazi espositivi, non ha una collezione permanente, vengono bensì al suo interno organizzate diverse esposizioni temporanee ogni anno.

Quali musei visitare a Napoli? Anche il Museo Civico Gaetano Filangieri

Museo Civico Gaetano Filangieri

Il Museo Civico deve la sua creazione a Gaetano Filangieri junior, nipote del celebre e omonimo giurista napoletano, che propose all’amministrazione cittadina di raccogliere la collezione di famiglia nello storico Palazzo Como, edificio rinascimentale del ‘400.

Una delle due sale è dedicata al padre di Filangieri Junior, Carlo Filangieri, il quale fu Ministro della Guerra del governo borbonico. Nella stessa è infatti esposta, insieme a dipinti e vari manufatti, un’incredibile collezione di armature del XVII e XVIII secolo provenienti da Cina, Giappone e Turchia.

La sala superiore è invece dedicata alla madre del principe, Agata Moncada di Paternò, ed espone al suo interno una vasta collezione di dipinti che vanno dal XVII al XIX secolo, oltre alle porcellane collocate sul passaggio pensile che permette di accedere alla biblioteca (la quale raccoglie oltre 30.000 volumi oltre ad un vasto archivio di documenti storici).

Museo Bonelli

Museo Bonelli

Il Museo Bonelli racchiude la storia di Napoli in una stanza. Frutto dell’appassionato collezionismo di Gaetano Bonelli, che ha raccolto nel corso della sua vita un’innumerevole quantità di oggetti che testimoniano il passato in maniera unica e permettono di ricostruire la quotidianità dei napoletani dei secoli scorsi attraverso gli oggetti di uso comune. I gabinetti prodotti dalle fabbriche locali, le monete, i biglietti della Società Belga dei Tramways (antenata dell’ANM), fino ad una vasta e importantissima collezione di documenti storici del Banco di Napoli. Entrare nel museo permette insomma di vivere una sorta di viaggio nel tempo.

Il museo ha attualmente sede in Piazzetta San Gennaro a Materdei, ospitato dalla Fondazione “Casa dello Scugnizzo“. Lo spazio è stato ottenuto dopo anni di battaglie da parte di Bonelli, il quale gestisce e finanzia in maniera del tutto indipendente e autonoma l’esposizione, che arricchisce con la sua unicità il novero dei musei a Napoli.

Riferimenti

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