I 5 posti più esoterici di Napoli da visitare sono la rappresentazione di come da sempre Napoli sia la città dei misteri. Con un grande spirito zelante e ribelle, i napoletani hanno conservato usanze e tradizioni bandite da re e religioni. In maniera sapiente, il retroterra culturale è stato reinventato per essere preservato e le tracce dei culti più esoterici e pagani trovano ancora dimora tra le strade della città. Ecco i 5 posti da visitare più esoterici di Napoli.
1. Chiesa di San Giovanni a Mare
Il primo dei 5 posti più esoterici di Napoli è la chiesa di San Giovanni a mare. Si trova nei pressi di Via Duomo, a soli 300 m dalla fermata della metropolitana Duomo. Qui si avrà la possibilità di visitare una delle chiese più antiche di Napoli che nasconde un passato pagano senza precedenti.
Infatti, la chiesa fu sconsacrata per i riti pagani che avvenivano durante la festa festa di San Giovanni. I riti prevedevano danze e canti, un bagno nelle acque del mare completamente nudi e divinazioni con metalli alchemici e piante di orzo. La chiesa probabilmente fu fondata dai Cavalieri di San Giovanni o dai Cavalieri Templari, con tutti i misteri che questi due ordini portano con loro.
La sua chiusura ha causato un progressivo inglobamento della chiesa in abitazioni vicine e per questo oggi non possiamo vederla nella su immensa interezza.
In più, dato che il livello del mare prima era vicinissimo ai pressi del Duomo, spesso con le alte maree l’acqua del mare entrava direttamente nella chiesa di San Giovanni, che per questo è stata definita a Mare. Ecco quindi il primo dei 5 posti più esoterici di Napoli. Se vuoi conoscere i misteri e le notti magiche e folli della notte di San Giovanni leggi qui.
2. Il Cimitero delle Fontanelle
Il Cimitero delle Fontanelle è un unicum nella storia dei popoli. La sepoltura è sempre stata per le varie culture un momento cruciale, legato a spiriti e anime dell’altro mondo ma, viaggiando su e giù per il globo, non si vedrà una necropoli grande e particolare come quella delle anime pezzentelle.
Perché il cimitero è denominato “delle fontanelle”? Le cave di roccia in cui sono ospitati i cadaveri sono il frutto dell’erosione dei corsi d’acqua, i quali scendevano dalla collina dei Colli Aminei. Le anime sepolte nel Cimitero delle Fontanelle non hanno avuto vita facile, infatti quelle cave sono state utilizzate per raccogliere i defunti della peste bubbonica, del colera, e del tifo.
Le anime che risiedono quindi in questo luogo unico hanno dovuto affrontare molte sofferenze e la maggior parte sono morte a causa di qualche epidemia. Il popolo napoletano, dopo che i teschi furono ordinati, iniziarono ad adottare i cadaveri nel cosiddetto culto delle anime pezzentelle.
Questo perché è credenza popolare che si possa comunicare tra questo mondo e quello delle anime defunte. Vita e morte camminano sempre insieme in questa città e farsi amico qualche anima persa può voler dire avere qualcuno che veglia su di noi, in cambio chi adotta i cadaveri ha il compito morale di pulirli e fargli ogni tanto compagnia.
I teschi a volte, quando non si manifestavano in sonno e non aiutavano le persone in vita, meritavano un castigo infatti venivano girati rivolti verso il muro. Il culto fu proibito negli anni 60′ poiché era diventato estremamente esoterico e pagano.
Questa decisione non trovò d’accordo il popolo, che vide il suo luogo di culto strappato e dato in mano ai turisti di tutto il mondo. Ecco quindi uno dei più visitati tra i 5 posti più esoterici di Napoli. Se vuoi conoscere tutto sulla storia del cimitero delle fontanelle clicca qui.
3.Chiesa del Gesù Nuovo e le incisioni sulla facciata
La chiesa del Gesù Nuovo si trova a Piazza del Gesù, in un punto nevralgico del centro storico. La particolarità è tutta sulla sua facciata, che nasconde un mistero. Infatti sul bugnato esterno ci sono incisi sette codici, che per secoli non hanno trovato nessuna spiegazione. Ecco uno tra i posti più esoterici di Napoli tra le vie cittadine.
Quei codici potrebbero nascondere un grande enigma, o una triste realtà. Infatti forse sono incisioni fatte dagli operai che dovevano essere pagati per il lavoro svolto.
Altre ipotesi sostengono che i codici sono stati incisi dai proprietari del palazzo che lì sorgeva, prima della chiesa, per tenere lontane le energie negative. Di recente è stata messa in giro l’ipotesi che i simboli siano in realtà note in aramaico. L’enigma ancora non è stato svelato e per questo rende la chiesa uno dei 5 posti più esoterici di Napoli da visitare. Se vuoi conoscere altre curiosità sulla chiesa del Gesù Nuovo clicca qui.
4. Antro della Sibilla nel Parco Archeologico di Cuma
La Sibilla cumana si lega alla forte relazione tra vita e divinazione che regna a Napoli. Il parco archeologico è forse uno dei più suggestivi dei 5 posti più esoterici di Napoli da visitare, è immerso nel verde ed evoca un silenzio e una forte atmosfera spettrale. Quando si entra nell’antro della Sibilla si ha la sensazione di varcare un portale verso una nuova dimensione.
L’antro della Sibilla in passato era frequentato da re, eroi, uomini comuni, che volevano ottenere dei responsi. Ciò che la Sibilla diceva era considerato verità assoluta. La leggenda vuole che il dio Apollo, innamorato della Sibilla, le chiese cosa volesse, lei rispose che voleva vivere tanto quanto il numero di granelli di sabbia contenuto in una mano.
Così fu ma non mantenne la sua giovinezza per sempre e di lei rimase solo la voce. Nella struttura nel cunicolo vediamo degli archi da cui entra una luce molto soffusa che crea dei fasci luminosi e soprattutto delle panchine di pietra, forse era il posto in cui le persone attendevano prima del responso. Ecco un latro dei nostri 5 posti più esoterici di Napoli da visitare. Se vuoi scoprire altre curiosità riguardo questa figura leggendaria clicca qui.
5. Macchine anatomiche del Principe San Severo
L’ultimo dei 5 posti più esoterici di Napoli da visitare sono le macchine anatomiche del Principe di Sansevero, che sono state per secoli uno dei più grandi misteri per il popolo Napoletano. Il principe di Sansevero era una grande alchimista e massone, che dedicò la sua vita allo studio dell’anatomia e dei macchinari che potessero avvicinare l’uomo alla verità assoluta.
Oltre alla costruzione della maestosa e suggestiva Cappella Sansevero, piena di simbologia massonica, al di sotto si trovano delle macchine anatomiche. Molte leggende girano intorno a queste. Infatti si dice che il principe si sia servito di due schiavi, creando un liquido alchemico che sarebbe stato infiltrato nelle loro vene, mentre erano ancora vivi.
Seppur questa sia solo una leggenda, l’apparato rappresentato è molto fedele alla sua natura anatomica, ma il tutto è stato realizzato in realtà con cera e fili di ferro. In più, c’era anche una terza macchina anatomica, quella di un neonato, ma negli anni 2000 fu trafugato.
Le macchine sono state studiate dai medici odierni ed effettivamente alcuni concordano che la precisione della rappresentazione del sistema circolatorio è dovuta forse a degli studi di iniezione sugli esseri umani, dato che a quell’epoca non avevano gli strumenti necessari per studiarla in altro modo. Ecco l’ultimo dei 5 posti più esoterici di Napoli. Se vuoi sapere altro sul principe di Sansevero e la leggenda che aleggia su di lui, clicca qui
Bibliografia
AA.VV., Napoli (Guida), Napoli, Electa, 1997.
Vittorio Gleijeses, La guida di Napoli e dei suoi dintorni, Napoli, Edizioni del Giglio, 1979, pp. 239-252
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