Audie Murphy
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Una grotta al nord della Campania ha salvato la vita a quello che sarebbe diventato il soldato più decorato della seconda guerra mondiale: Audie Murphy.

Al servizio degli Alleati, famoso per le sue gesta, è stato anche uno scrittore e perfino un attore. Fu messo a capo del battaglione di giovani soldati statunitensi che ha conseguito uno dei primi e determinanti successi militari contro le truppe tedesche, in un sanguinoso scontro al confine tra il Lazio e la Campania, nella battaglia di Monte Lungo.

Audie Murphy
Audie Murphy

Chi era Audie Murphy

Texano d’origine, settimo di dodici fratelli, Audie Murphy nacque in una famiglia di contadini. Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour, gli Stati Uniti entrarono ufficialmente in guerra e il giovanissimo Audie, dal temperamento forte e deciso, si sentì chiamato in causa nell’immediato.

Tuttavia, il suo fervente desiderio di servire il suo Paese, arruolandosi nell’esercito degli Stati Uniti d’America, incontrò degli ostacoli: fu scartato alla visita medica, poichè era di corporatura gracile e anche un po’ sottopeso. Oltretutto, non era neppure maggiorenne.

Audie non si lasciò scoraggiare: il suo desiderio era di arruolarsi e lo avrebbe portato a termine, a qualsiasi costo. Infatti, un anno dopo, ritentò le selezioni e questa volta con successo, poiché falsificò la sua data di nascita, datandola 1924, anziché 1925.

La sua avventura partì nel 1942, con delle missioni in Marocco ed in Algeria, per poi approdare in Sicilia e, nel 1943, a Battipaglia. In quell’anno, si distinse per i suoi meriti in diversi scontri, tra cui la battaglia di Monte Lungo, che gli valsero perfino una promozione, in quanto il suo contributo permise agli Alleati di avanzare nel Lazio e far proseguire la ritirata dei nazisti.

La seconda parte delle sue missioni in Europa si svolse in Francia, dove le sue azioni gli valsero ulteriori importanti riconoscimenti militari e dove fu molteplici volte ferito. Tuttavia, insistette perchè non fosse congedato: desiderava continuare a combattere al fianco dei suoi commilitoni fino all’ultimo. Fu infine all’inizio del 1945, quando il conflitto mondiale giunse nelle sue fasi finali.

Dopo la guerra, trascorse un periodo della sua vita ad addestrare giovani reclute e, tra la fine degli anni ’40 fino al 1969, il suo volto apparve su volantini e manifesti dell’esercito americano, nonchè prese parte a molti film, pubblicità e anche ad una serie televisiva.

Descritto dai media come “il soldato più decorato del mondo”, nel 1949, realizzò un libro autobiografico, in cui descrisse dettagliatamente le operazioni a cui prese parte nel corso della seconda guerra mondiale, le sensazioni che visse e alcune conversazioni con i suoi commilitoni, intitolato “To Hell and back“. Fu tradotto in molte lingue, tra cui l’italiano e ne fu realizzato anche un film, nel 1955.

Morì nel 1971, a causa di un incidente aereo.

La battaglia di Mignano Monte Lungo

Pochi mesi dopo l’Armistizio dell’ 8 settembre 1943, quando Napoli già aveva scacciato l’invasore, un manipolo di soldati dell’esercito italiano e statunitense fecero fronte comune nell’ostico territorio di Monte Lungo, al confine tra il Lazio e la Campania, per creare una breccia nelle difese tedesche.

Nel suo libro, Audie Murphy, che era stato messo a capo del suo reggimento in questa difficile missione, descrive la tarversata come molto ardua a causa dei sentieri stretti e impervi, complicata dal fatto che ciascun soldato dovesse trasportare pesanti carichi di attrezzatura e al contempo mantenere alta l’attenzione per eventuali imboscate nemiche.

Raggiunta la valle, dopo aver superato il tortuoso Monte Lungo, il primo contatto che gli Alleati ebbero con l’esercito tedesco fu un carro armato nemico nascosto nella vegetazione. Inoltre, non molto tempo dopo, gli Alleati furono colti di sorpresa da altri soldati nemici, che li individuarono e diedero il via ad uno scontro a fuoco, che costrinse Audie ed i suoi, feriti e spaventati, a ritirarsi in una grotta, poco distante dal campo di battaglia.

Audie Murphy grotta
Il sentiero che conduce alla grotta dove Audie Murphy si rifugiò, da Google Maps

Rimasero per circa due giorni rifugiati lì dentro, tenuti svegli dal suono dei proiettili, mentre i soldati tedeschi li ceravano. Nonostante fossero “carichi di sporcizia e marci di stanchezza“, come descrive Audie Murphy nel suo libro, ma grazie a quel nascondiglio ebbero salva la vita. Non si persero mai d’animo, si rimisero in piedi nonstante le ferite, si riuscirono a riorganizzare e ripresero a combattere, con il supporto dei soldati italiani che avevano preso parte alla missione. Infine, il 16 dicembre, i tedeschi furono costretti alla ritirata e quella postazione fu definitivamente in mano agli alleati.

La grotta in cui Audie trovò riparo con i suoi commilitoni è statai, recentemente, intestata proprio al coraggioso soldato statunitense per volontà del comune di Mignano Monte Lungo e che attualmente è gestita dal museo Historicus, importante testimonianza, con la sua esposizione, degli eventi di guerra che hanno segnato il territorio.

Sitografia e bibliografia

All’inferno e ritorno” di Audie Murphy

Terza divisione fanteria Italia

U.S. War Memorials

Museo Historicus

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