La tragica vicenda di Simonetta Lamberti risale al 29 maggio 1982, quando la bambina di 11 anni, figlia del procuratore Alfonso Lamberti, fu uccisa durante un agguato camorristico
L’agguato
L’attacco avvenne mentre Simonetta era in macchina con il padre, di ritorno da
Vietri sul Mare verso Cava de’ Tirreni, dove vivevano. Alfonso Lamberti, noto
per il suo impegno contro la criminalità organizzata, era il vero obiettivo
dell’attentato. Mentre Simonetta dormiva sul sedile dell’auto con la testa
appoggiata al finestrino, un colpo di pistola la colpì mortalmente alla testa. Il
padre, ferito e devastato, sopravvisse fisicamente, ma il dolore per la perdita
della figlia lo segnò per sempre.
La confessione
L’omicidio di Simonetta rimase irrisolto per decenni, fino al 2011, quando
Antonio Pignataro, un membro della Nuova Camorra Organizzata, confessò
di aver partecipato all’attacco. Pur dichiarandosi non responsabile dello
sparo fatale, fornì nomi di complici poi risultati deceduti. Pignataro fu
condannato a 30 anni di carcere, ma la sua reale sincerità nel pentimento
rimase dubbia. Uscito di prigione, fu nuovamente coinvolto in attività criminali, alimentando le perplessità sul suo ravvedimento.
“Vogliamo giustizia”
Dopo l’omicidio di Simonetta, la famiglia Lamberti ha continuato a portare avanti il proprio impegno contro la criminalità organizzata e a cercare giustizia per la morte della bambina. Il padre, Alfonso Lamberti, pur nel dolore immenso per la perdita della figlia, non si è mai piegato alla mafia. Ha continuato a lavorare come magistrato, impegnandosi nella lotta contro la Camorra, ma la sua vita fu segnata dal trauma di aver perso la figlia per mano mafiosa.
In memoria di Simonetta Lamberti
Nel corso degli anni, la famiglia Lamberti ha mantenuto viva la memoria di Simonetta, diventando simbolo del sacrificio delle vittime innocenti della mafia. La sua morte è stata ricordata in diverse occasioni come esempio di quanto la violenza mafiosa possa colpire persone innocenti, anche bambini. Il sacrificio di Simonetta ha ispirato tante persone a combattere la criminalità, anche in momenti di grande difficoltà.
Oggi, la famiglia Lamberti continua a vivere in silenzio, ma il ricordo di Simonetta resta vivo, simbolo di una lotta che ha segnato profondamente la loro vita, ma anche la consapevolezza collettiva della pericolosità e della crudeltà della mafia.
Sitografia
Mediaset
Skytg24
Wikipedia
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