Il Centro Rai di Fuorigrotta a Napoli è una presenza importante nel panorama televisivo italiano e un punto di riferimento per la cultura e l’informazione al Sud. A pochi passi dallo stadio Diego Armando Maradona, fu inaugurato ufficialmente il 7 marzo 1963 – presidente del Consiglio dell’epoca Amintore Fanfani – il centro fu concepito come polo produttivo per l’emittente tv di stato, rispondendo alla crescente richiesta di contenuti locali e all’espansione dei canali pubblici nazionali. Si completò, così un quadrilatero che, dopo Torino, Roma e Milano, si chiudeva con Napoli.

La costruzione del centro risale alla fine degli anni ’50, quando il progetto della Rai di decentralizzare la produzione e rendere ogni area del Paese partecipe della propria identità mediatica, si fece concreto. Il Centro Rai di Fuorigrotta, inserito in un contesto urbano vivace e in rapido sviluppo, fu pensato per essere, a tutti gli effetti, un hub per programmi televisivi, radiofonici e anche per la formazione di giovani talenti. Con i suoi 7 studi televisivi, 10 studi radiofonici e diversi laboratori di montaggio e registrazione, divenne uno dei più grandi e avanzati poli mediatici del Sud Italia.

centro rai di fuorigrotta

L’età d’oro della tv pubblica

Gli anni ’60 e ’70 furono un periodo di grande fermento creativo per il Centro Rai di Fuorigrotta. Napoli era, già da tempo, un crogiolo culturale e con la Rai trovò un modo per esprimersi anche televisivamente. Questo centro ha visto nascere e sviluppare format che sono diventati vere icone della televisione italiana.

Dagli esordi con Senza Rete, trasmessa dall’Auditorium negli anni Sessanta e Settanta, all’Eurovision Song Contest del 1965, fino all’edizione 1992-1993 di “Domenica In” e, negli ultimi anni, “Reazione a catena” e “Stasera tutto è possibile”. Ma solo per citarne alcuni, sia ben chiaro, perché l’attività del Centro Rai di Fuorigrotta non è mai venuta meno fin dal giorno della sua apertura. Naturalmente è qui che si trova la redazione regionale della TGR Campania ed è proprio qui che, dal 1996, vengono registrate le puntate della soap opera “Un posto al sole”, inossidabile programma di punta di Rai 3.

Il Centro Rai di Fuorigrotta e il legame con il canale regionale

Con gli anni ’80 e la concorrenza delle emittenti private che, giocoforza, dovevano occuparsi del territorio, fu quasi naturale, per la tv pubblica, connotare il terzo canale come espressione locale. E, da quel momento fino a buona parte dei primi anni duemila, dal Centro Rai di via Marconi passarono la maggior parte dei successi che ancora si ricordano. Anche l’informazione trovò spazio e accoglienza, con appuntamenti quotidiani di cronaca e di approfondimento, si conquistarono un posto speciale nel cuore dei telespettatori.

Negli studi di via Marconi presero vita produzioni che sono diventate vere e proprie icone RAI: “Sotto le stelle”, “Pippo Chennedy Show”, “L’ottavo nano”, “Convenscion”, “Blu notte – Misteri italiani” e la serie tv “La squadra”.

Il rilancio del Centro Rai di Fuorigrotta: nuovo Auditorium e Archivio storico della canzone napoletana

Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del decennio successivo, la produttività del centro cominciò a calare, anche perché l’impianto cominciava a dar segni di vetustà e di obsolescenza mentre l’Italia improvvisamente si scopriva internauta.

In quel periodo fu deciso di trasferirvi l’Archivio Storico della Canzone napoletana, inaugurato nel 2003 e, l’anno successivo si decise di riqualificare l’Auditorium, con un’imponente opera di ristrutturazione che gli ha conferito l’aspetto che tutti possiamo ammirare ogni volta che si accendono le telecamere per qualche trasmissione. Nel 2007, poi, la monumentale massa di titoli dell’Archivio musicale – oltre 40.000 –, venne digitalizzato e trasferito su cataloghi multimediali.

Cominciò, così, la riscossa del Centro Rai di Fuorigrotta che tornò al centro della produzione radiotelevisiva nazionale. Dagli studi napoletani di via Marconi hanno visto la diffusione programmi di intrattenimento e culturali che hanno conquistato un elevatissimo consenso di pubblico e di critica. Ti lascio una canzone”,Per un pugno di libri”,“Italia Coast2Coast”, Made in Sud, il già citato “Reazione a catena”“Alle falde del Kilimangiaro”“Stasera tutto è possibile” sono solo i titoli di alcune delle trasmissioni nate negli studi di via Marconi.

Oggi, il Centro Rai di Fuorigrotta ospita sei studi televisivi, per una superficie totale di oltre 1.200 mq., con una capacità di 370 addetti che si occupano di riprese e diffusione di trasmissioni, rubriche, fiction e programmi di varia natura.  

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