Le espressioni napoletane “Venì frisco frisco”, “Venì tinco tinco” e “Venì cacchio cacchio” potrebbero sembrare, a primo impatto, sinonime tra di loro. In realtà, come vedremo, ognuna di esse si fa portatrice di un proprio significato.

Venì

“Venì frisco frisco”: la spiegazione del modo di dire

Quando, durante un dialogo di gruppo in dialetto napoletano, si aggiunge un nuovo membro, pronto a prender parte alla conversazione, potrebbe accadere che qualcuno esclami: “Si’ venut’ frisco frisco!”, ovvero, letteralmente “sei giunto fresco fresco”.

L’espressione si adopera solitamente nei confronti di chi si presenta a faccia tosta davanti a più persone, le quali sono impegnate nell’affrontare una questione. Colui che “viene frisco frisco” è così definito o perché non mostra alcuno spirito di collaborazione e partecipazione, oppure perché vuole imporre il proprio punto di vista sul problema. Risulta, di conseguenza, irritante e sfacciato, irrispettoso nei confronti di coloro stanno già da tempo e con impegno cercando di risolvere la questione in analisi.

“Venì tinco tinco”

“Venì tinco tinco”, è traducibile in “venirsene mogio mogio, piano piano”, “accostarsi lentamente”. L’espressione si riferisce alla persona che si accosta ad una situazione come se non fosse affar suo e nessuno lo avesse chiamato in causa. Colui che viene “tinco tinco” è, invece, il diretto interessato alla questione, ma non ha alcuna intenzione di affrontarla e perciò cerca di evitarla.

…e “cacchio cacchio”

L’aggettivo, ripetuto sempre due volte in dialetto napoletano, “cacchio cacchio” significa “sfacciato”, “sfrontato”, “scortese“.

L’espressione “venì cacchio cacchio”, si riferisce a colui che, pur facendo finta di nulla, con ostentata indifferenza e tranquillità, si reca in un luogo o si appresta ad una situazione, dove agirà, inaspettatamente, a danno di altre persone.

Ricordiamo che gli aggettivi “frisco”, “tinco” e “cacchio” sono sempre ripetuti due volte perché, in napoletano, la loro reiterazione corrisponde in italiano all’utilizzo del suffisso del superlativo “-issimo”.

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