zuppa inglese
Print Friendly, PDF & Email

La zuppa inglese è un dolce che inaspettatamente non ha nulla a che fare con l’Inghilterra, ma è conteso da ben tre regioni d’Italia: Toscana, Emilia Romagna e infine la Campania. Le tre legano la provenienza di questo dolce a vicende e leggende avvenute sui rispettivi territori, ma in questo articolo scopriremo insieme la versione campana, anzi tutta napoletana.

zuppa inglese

La zuppa inglese tra pezzi di storia e pan di spagna

Strati di pan di spagna, crema pasticciera, amarena, cacao e un dolcissimo strato di meringa, altro non fanno pensare che ad una golosa fetta di zuppa inglese. Questa prelibatezza, come ogni piatto che fa la tradizione di una regione, nasconde in ben due storie tutta la sua bontà.

La prima storia è legata ai drammatici eventi che avvennero a Napoli nel 1799. In quegli anni il popolo napoletano si era ribellato contro la monarchia, deponendo il re Ferdinando, e si impegnò a combattere per l’indipendenza della città portando avanti l’obiettivo di affermare la Repubblica napoletana. In questo clima di ribellione i Borbone volevano ritornare al governo e restaurare la monarchia, chiesero così aiuto agli inglesi.

L’ammiraglio Orazio Nelson arrivò presto in città per sedare i conflitti e cooperò con l’esercito dei Borbone per rimettere sul trono re Ferdinando. Il re avendo riconquistato il trono grazie alle truppe inglesi, decise di organizzare un banchetto di ringraziamento e sulla tavola imbandita comparve per la prima volta quella che noi tutti conosciamo oggi come zuppa inglese.

Si racconta che il pasticcere di corte essendo stato colto alla sprovvista per l’improvvisa organizzazione dell’evento, si sia dovuto arrangiare con gli ingredienti che aveva in cucina andando a comporre il dolce, che doveva essere servito in tavola da lì a poco. Prese del pan di spagna lo bagnò nel rum e lo farcì con abbondante crema pasticciera tanto da farlo sembrare una vera è propria zuppa e infine lo servì all’ospite inglese, nacque così la zuppa inglese.

L’invenzione di un pasticciere e il disastro di un giovane apprendista

La seconda ipotesi della nascita della nostra zuppa inglese ha la stessa trama della prima, una festa organizzata dal re in onore di un inglese. In questa storia abbiamo però una data precisa 3 ottobre 1839. Quel giorno fu inaugurata la prima ferrovia d’Italia che percorreva il tratto Napoli-Portici, realizzata dall’ingegnere inglese Bayard. La stessa sera alla reggia di Portici, stazione di destinazione per il viaggio inaugurale, re Ferdinando II diede una gran festa in onore agli inglesi e l’ospite d’onore era l’ambasciatore d’Inghilterra Lord Robert Cornelis Napier.

Il pasticciere di corte ebbe l’ordine di preparare la torta preferita dell’ambasciatore, una sontuoso pan di spagna glassato al Naspro, che però non fu mai realizzato. La leggenda vuole che il pasticciere avesse affidato la sorveglianza del pan di spagna ad un giovane apprendista, che maldestramente lo fece cadere ancora caldo.

Il capo pasticciere non si perse d’animo e utilizzando la fantasia e la sua esperienza, iniziò a comporre quella che poi divenne la zuppa inglese. Recuperò il pan di spagna caduto sovrapponendo i pezzi che riuscì a salvare, lo irradiò di maraschino, ci aggiunse amarena e crema pasticciera. Infine pare che disse al giovane responsabile del disastro: e mo’ puorta sta zuppa all’inglese.

Il giovane presentò il dolce in tavola e quando re Ferdinando II gli chiese come si chiamasse la dolce portata egli rispose “zuppa inglese”, fu così che il re adulando l’ambasciatore disse che proprio per l’occasione le sue cucine avevano inventato questo dolce, in onore agli inglesi e all’Inghilterra.

Bibliografia

Amedeo Colella, Mille paraustielli di cucina napoletana, Cultura Nova, 2019

Yvonne Carbonaro; Il cibo racconta Napoli, l’alimentazione dei napoletani attraverso i secoli fino ad oggi; Kstoria; 2018

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *