Siamo giunti in città dal porto, ferrovia o aeroporto e ci chiediamo subito: cosa vedere a Napoli a costo zero? Riusciremmo a goderci la città in sole 24 ore?
La risposta è sì, ma ad una condizione: ritornare in città e godersela per davvero.
Anche per un passaggio con budget estremamente basso, Napoli ha da offrire una passeggiata piena di esperienze indimenticabili. Con la promessa di tornare per almeno una settimana, scoprendo le meraviglie che hanno da offrire tutti i quartieri e i musei di Napoli.
Cosa vedere a Napoli in un giorno? Cominciamo dal Centro Storico
Raggiungibile con la metropolitana – Linea 1, fermata Dante
Piazza del Gesù Nuovo
Il centro della vita napoletana, sempre sveglia ad ogni ora del giorno e della notte: proprio in questa piazza abitava il pittore Edgar Degas e, sembra, che una semplice passeggiata nel luogo riuscisse a fargli ritornare il buonumore.
Imperdibili sono la Chiesa del Gesù Nuovo, che ha dato il nome alla piazza e si riconosce subito dalla facciata fatta dal misterioso bugnato a forma di diamante. All’interno, poi, c’è la tomba di Giuseppe Moscati, il medico santo più amato dai napoletani.
Come se non bastasse, di fronte al Gesù Nuovo c’è un’altra chiesa immensa, gialla, inconfondibile: è Santa Chiara, una chiesa di ben 800 anni fa che, nonostante sia stata rasa al suolo dai bombardamenti durante l’ultima guerra mondiale, conserva ancora un meraviglioso giardino maiolicato dalla bellezza unica al mondo, la cui visita, a differenza della chiesa, è a pagamento.
Piazza San Domenico
Poco dopo aver imboccato Spaccanapoli, San Domenico è la piazza più grande di tutta l’antica città greca.
Prese la sua forma attuale per volontà del Re Alfonso IV di Napoli, ben 600 anni fa e, da allora, la piazza è il crocevia di studenti universitari carichi di libri provenienti da Corso Umberto e dall’Orientale, file ordinate di turisti con mappe colorate fra le mani e , tutti diretti a vedere la magnifica chiesa di San Domenico, che ha dato il nome alla piazza.
I Decumani
Le arterie di Napoli, l’ossatura della città, l’anima della Polis, strade di tremila anni percorse dai Greci di allora e dai napoletani di oggi, con una continuità ininterrotta nel tempo.
Nonostante la più famosa arteria stradale sia Spaccanapoli, in realtà si tratta solo del decumano inferiore, che va ad unirsi a Via dei Tribunali (che sarebbe il decumano maggiore) e la ben più nascosta strada dell’Anticaglia, l’antico decumano superiore.
Gli antichi coloni greci, infatti, progettarono la città di Napoli su tre livelli di strade, che furono ampliate dai romani e, nel corso dei millenni, non cambiarono mai forma. Vivi di giorno e di notte, le vie delle pizzerie, dei negozi e dei turisti.
Notiamo una cosa: ci troviamo abbastanza in alto rispetto al livello del mare e questo dislivello si nota percorrendo Via Mezzocannone, che probabilmente avremo già visto se siamo giunti da una nave. Questo è perché ci troviamo su una piccola collina, ormai irriconoscibile perché coperta dai palazzi: Colle Monterone.
San Gregorio Armeno
Strada di collegamento fra i due decumani, è famosa al pari se non di più di loro. San Gregorio Armeno, conosciuta a livello mondiale come la famosa strada dei pastori.
Non si può andar via senza aver visto la cartolina della città, la piazza più grande e bella:
Piazza del Plebiscito
Si raggiunge passando per l’antichissima Via Toledo e la fermata della metropolitana è, appunto, Toledo.
Ogni singolo passo fatto in questa piazza è un passo sulla Storia di Napoli: quelle pietre hanno visto le miserie peggiori e le ricchezze più sfarzose, i popolani più anonimi ed i regnanti che cambiarono il mondo.
Chiaia e Posillipo:
Troppa terra, troppi palazzi, troppo cemento: cosa vedere a Napoli che ha a che fare con il mare? Dulcis in fundo.
Lungomare Caracciolo
Si raggiunge da Piazza del Plebiscito percorrendo Via Chiaia (lo sapete che era il letto di un fiume?) ed è collegata al resto della città con la funicolare di Chiaia e la metropolitana Linea 2. Il nome del quartiere è un derivato dello spagnolo “playa”, la spiaggia.
Tirate su col naso, socchiudete gli occhi e poi spalancateli davanti a meraviglia che vi si para davanti. Uno spazio infinito, un incontro tra terra e mare dal quale è possibile ammirare, se foschia consente, anche Ischia e Procida. Questo è il lungomare Caracciolo, che prende il nome dall’ammiraglio Francesco Caracciolo, che combatté per la Repubblica Partenopea e fu ucciso. Maestosamente adagiato sull’acqua, è impossibile non notare il Castel dell’Ovo, la fortezza più antica della città, situata sull’isolotto di tufo di Megaride, protagonista ieri come oggi dello scenario napoletano.
Villa Comunale
Tante città hanno una Villa Comunale, ma in quante ce l’hanno vista mare? La nostra è una striscia verde che separa il blu del mare da colorati palazzi nobiliari(uno su tutti è Villa Pignatelli, a pagamento). All’epoca chiamata Villa Reale, era considerata “la passeggiata che ogni Re del mondo avrebbe invidiato“; oggi ha perso tale nome ma non le caratteristiche che la rendono tale.
E, se avanza qualche ora, non può mancare una passeggiata nel quartiere residenziale della città.
Il Vomero
Si raggiunge con la funicolare di Chiaia o di Toledo, oppure con la fermata della Metropolitana “Vanvitelli“. Se siete alle ricerca di cosa vedere a Napoli, c’è anche la collina da esplorare.
San Martino piazzale
si raggiunge a piedi, partendo da Piazza Vanvitelli e percorrendo le scale di via Morghen, che si trovano a nord della fermata della metropolitana
Napoli non è una piccola cittadina, ma vorreste abbracciarla tutta senza usare i moderni droni? Bene, allora in piazzale San Martino vi trovate nel posto giusto! Allargate le braccia e lo sguardo. Eccola lì, Napoli tutta, o quasi.
Affacciandosi oltre la balaustra di pietra, è possibile ammirare partendo da sinistra verso destra, Capodimonte zona alta che consta di un bellissimo museo con annesso bosco(ricco di grotte segrete e misteri da brivido) e un inusuale osservatorio astronomico, il Museo Archeologico Nazionale, Spaccanapoli che vista dall’alto chiarisce il vero significato del suo nome: un taglio netto della città con una precisione da perdere il fiato, l’inconfondibile cupola verde del monastero di Santa Chiara e il profilo familiare del nostro Vesuvio. Se questo è quello che lo sguardo incontra oltre la balaustra, alle vostre spalle svetta il gigantesco Castel Sant’Elmo, la fortezza inespugnabile di Napoli ed anche il palco privilegiato della città.
San Martino pedamentina
Appena riuscite a distogliere lo sguardo da questo panorama, proprio qui, sotto di voi, comincia una delle pedamentine più famose della città. Scendendo, lo sguardo si perde a destra e a sinistra, sopra e sotto, tra una casa e uno scorcio. Si ha la sensazione di toccare il Vesuvio con un dito e di essere ad un passo dal fare un tuffo nel mare proprio da lì. Quattrocentoquattordici scalini, più facile a scenderli che a salirli, che portano nel cuore della città. Una passeggiata sicuramente da non perdere.
Auguriamo a tutti i nostri lettori una felicissima permanenza: adesso sapete cosa vedere a Napoli a costo zero, tornando a casa carichi di meraviglie.
Tutti i contenuti, dalle fotografie ai testi, sono di proprietà di Storie di Napoli e non è consentita alcuna copia, riproduzione o rielaborazione di quanto inserito nella nostra pagina.
-Chiara Sarracino
Fotografie di Mariagiovanna Guillaro e Federico Quagliuolo
Lascia un commento